Chiediamo alle forze politiche di avere fiducia nell’aiuto che la comunità scientifica può offrire: un solido fondamento scientifico permette di realizzare le vostra visioni del mondo, evitando politiche di transizione ecologica che investono magari grandi risorse ma per risultati modesti, liberando così risorse da impiegare per i vostri progetti sociali.
Nella nostra lettera aperta abbiamo chiesto alle forze politiche di partecipare ai massimi livelli ad un incontro a Roma, il 19 settembre 2022 alle 11, presso la sede istituzionale del CNEL. All’evento abbiamo invitato anche gli scienziati all’origine di altri appelli alla politica in questa campagna elettorale, interessati come noi ad un dialogo continuo e strutturato con le forze politiche – in particolare quelli che hanno redatto la petizione della Società Italiana Scienze del Clima affinché il clima fosse al centro della campagna elettorale, petizione che ha raggiunto oltre 220mila firme.
All’incontro abbiamo presentato un progetto per definire un soggetto di collaborazione istituzionale tra scienza e politica sulla lotta alla crisi climatica e ambientale: si tratta di un ambito molto complesso, in cui il ruolo della scienza dei sistemi complessi è centrale, e un ambito fondamentale per poter creare spazi di manovra politica nelle altre aree di azione pubblica; al tempo stesso, si tratta di un un ambito limitato, che lascia alla politica la sua autonomia ed anzi viene a chiederne le competenze e le abilità, per gestire un percorso di transizione sociale che non è esagerato definire storico.
Si tratta di un progetto che le associazioni di scienziati, tra cui la nostra, hanno già prospettato all’inizio dell’esperienza del governo Draghi, proponendo un ruolo organico della scienza per la ripresa del paese dalla pandemia: http://www.lascienzaalvoto.it/lettera-aperta-per-un-rinnovato-ruolo-della-scienza-nel-futuro-del-paese/.
Nel frattempo, è avvenuta la costituzione di organismi di consulenza di questo tipo in altri paesi europei. Si veda, ad esempio, il caso della Germania: https://www.cleanenergywire.org/news/government-announces-members-new-expert-council-climate-issues.
Nell’incontro le forze politiche hanno dato dimostrazione di una comune consapevolezza della gravità della crisi climatica e ambientale e hanno acconsentito a valutare un accordo pre-elettorale per la creazione di questo organo di consulenza. Così, venerdì 23 settembre abbiamo potuto annunciare, sempre al CNEL, la firma da parte di pressoché tutte le forze politiche di un accordo per la creazione, a inizio legislatura, di un Consiglio Scientifico Clima e Ambiente, che potremo abbreviare CSCA (speriamo che diventi una sigla familiare agli italiani!). Un organo di consulenza a Governo e Parlamento per la definizione dei provvedimenti che impatteranno clima e ambiente, e di valutazione dei provvedimenti presi, quindi con una funzione di eventuale stimolo al loro miglioramento. Ma anche un organo che si rivolgerà all’opinione pubblica, per aiutare a formare il consenso necessario all’azione su questi fronti. Un consenso non scontato, che richiede quindi anche l’impegno, in questa campagna per una unità nazionale, dei cittadini.
L’accordo CSCA è stato, essendo l’ultimo giorno di campagna elettorale, l’ultima promessa elettorale – ma anche la più importante: perché affrontare la crisi climatica e ambientale è decisivo per qualsiasi progetto di sviluppo del nostro paese. Le forze politiche si sono impegnate a costituire, e abbiamo già costituito, un gruppo di contatto tra i firmatari dell’accordo e il nostro comitato scientifico. Vi aggiorneremo qui sugli sviluppi di questo dialogo, fondamentale per il nostro paese!